Il pilota di Vicenza mostra importanti riscontri cronometrici, al debutto sulla Peugeot 208 Rally4, rompendo al meglio il ghiaccio in un’inedita avventura.
Era un Rally della Marca ricco di incognite ed Andrea Casarotto era ben consapevole di avere davanti diversi punti di domanda ai quali dare una risposta.
Dopo un 2022 da protagonista, nella Coppa Rally ACI Sport di sesta zona, il pilota di Vicenza tornava a casa, affrontando una delle classiche del rallysmo in Triveneto, tappa di zona tre.
Alla prima uscita sulla Peugeot 208 Rally4 di Vsport, nell’inedita coppia formata con Roberto Briani al proprio fianco, il pilota di Vicenza chiudeva uno shakedown ridotto ma positivo.
“Durante lo shakedown mi sono trovato subito a mio agio con la vettura” – racconta Casarotto – “ed anche i riscontri cronometrici ci davano ragione. Purtroppo, causa la toccata di un altro concorrente, non abbiamo potuto percorrere tutti i giri a nostra disposizione e questo, essendo la prima volta che correvamo sulla turbo, ci ha penalizzato in vista della gara vera e propria.”
Allo scattare del primo semaforo verde della sua stagione, al Venerdì sera, il portacolori di Movisport sorprendeva tutti, mancando il terzo gradino del podio per soli otto decimi.
Quarto tempo al controllo stop ed un feeling che lasciava presagire un Sabato tutto all’attacco.
Il primo giro, sulle tre speciali in programma, vedeva Casarotto precipitare in classifica, crollando fino ai margini della top ten tra le Rally4 ma con una parziale ripresa a “Mostaccin”.
“Sulle tre prove del mattino siamo andati in sicurezza” – sottolinea Casarotto – “perchè durante la notte aveva piovuto e l’asfalto risultava essere particolarmente viscido. Non avendo mai provato la 208 turbo in quelle condizioni non ce la sentivamo di forzare. Volevamo capire, chilometro dopo chilometro, come si comportava la vettura ed ecco il perchè di tempi alti.”
Rientrato alla service area di Valdobbiadene sulla francesina si iniziava a lavorare sull’assetto e la strada imboccata che pareva essere quella giusta, quarto tempo sulla “Bosco del Madean” due con un distacco di soli due secondi dal terzo che si traduceva nella sesta piazza in classe.
Sui due successivi impegni Casarotto non riusciva a ripetersi, viaggiando attorno ad una settima posizione in speciale che gli consentiva di consolidare la sesta nella provvisoria.
Qualche errore di troppo alla guida toglieva la sicurezza necessaria, a portare al termine la due giorni trevigiana, ed il vicentino preferiva così abbandonare la compagnia, guardando al futuro.
“La prima del secondo giro è andata molto bene” – aggiunge Casarotto – “e non eravamo troppo lontani da un pilota forte ed esperto come è Grani. Sulle altre due ho commesso degli errori, per mia inesperienza su questa vettura, ed abbiamo accusato un ritardo sostanzioso in classifica. Peccato per non essere riusciti ad effettuare qualche correzione di assetto in più, dopo la seconda Madean, perchè probabilmente ci avrebbe permesso di non incappare in quegli errori che mi han tolto fiducia. Abbiamo così ragionato sulla nostra situazione complessiva e, piuttosto di trovarsi a recriminare, abbiamo preferito fermarci. Da qui in avanti ragioneremo su altri step da affrontare, per migliorarci nell’utilizzo di questa vettura. Pianificheremo qualche test per prepararci al meglio per le prossime trasferte. Grazie a Briani, a Movisport ed a Vsport, senza mai dimenticarci di tutti i partners che ci sostengono.”